PACE

Il percorso FARE PACE

La pace è il mistero ospitale che tutti accoglie, vincitori e vinti: esploriamone lo stile.

Le nostre esplorazioni di Pace

Giovani e Pace

Un’esplorazione del mondo giovanile sul tema della Pace. Le parole dei giovani, i pensieri, le analisi…

Parole di Pace

Parole di Pace

Facciamoci accompagnare dalle parole di chi ha percorso cammini di Pace. Una raccolta di testi da leggere e meditare.

Preghiere di Pace

Preghiere di Pace

Preghiamo insieme per la pace come lo Spirito ci suggerisce, come il nostro cuore desidera. Le nostre preghiere di Pace.

Video per la Pace

Una selezione di brevi video per riflettere sulla Pace con le parole di autorevoli testimoni di cammini di Pace.

19 Luglio 2022

Ricordiamo oggi la morte del giudice Paolo Borsellino,
uomo giusto che con la sua vita
ha pagato il prezzo della verità che libera e viene alla luce.
“La giustizia o la scegli e la vivi tu, o non è, diceva”.
La sua convinzione nella necessità di formare la coscienza dei giovani
per la costruzione della giustizia
sia anche per noi desiderio da seguire per la costruzione della pace.

I vostri pensieri sulla Pace

Le riflessioni sulla pace degli Amici della Comunità Monastica di Pennabilli.

Crocifisso - Sr Elena Manganelli

Pace

Signore, invoco da te la pace, insieme a milioni di donne e uomini
angosciati per la violenza e l’orrore della guerra.
Invoco la pace, Signore, per la nostra vita e per il mondo intero.

Ciò che è necessario è un dissenso costruttivo, coerente e chiaro, che riporti le persone alla ragione, che le faccia meditare seriamente, che impianti in esse il seme di un cambiamento, e che risvegli quel profondo bisogno di verità, di ragione, di pace, che è impresso nella nostra natura umana. 

Ogni protesta contro la guerra e ogni testimonianza per la pace dovrebbe in un modo o in un altro cercare di vincere la disperazione e lo scoraggiamento che oggi, di fatto, spingono l’uomo a considerare irremissibilmente inutili tutti i suoi meccanismi per costruire la pace.

THOMAS MERTONDa Fede, resistenza e protesta

Noi, il popolo del Sud Africa,
oggi siamo soddisfatti che l’umanità ci ha riportato indietro,
nel suo seno, che noi,
che eravamo fuorilegge sino a non molto tempo fa,
oggi abbiamo avuto il raro privilegio
di essere ospiti per le nazioni del mondo qui sul nostro suolo.
Il tempo per la guarigione delle ferite è venuto.
Il momento di colmare gli abissi che ci dividono è venuto.
Il tempo di costruire è su di noi, è il nostro tempo,
la nostra ora.
Oggi entriamo nel patto che noi
costruiremo una società in cui tutti i sudafricani,
bianchi e neri,
saranno in grado di camminare a testa alta,
senza alcun timore nei loro cuori,
certi del loro inalienabile diritto alla dignità umana;
una “nazione arcobaleno” in pace con se stessa e il mondo.
Lo sappiamo bene che nessuno di noi
da solo può farcela e avere successo.
Dobbiamo quindi agire insieme come un popolo unito.
Fa’ che ci sia giustizia per tutti.
Che ci sia pace per tutti.
Che ci sia di lavoro, pane, acqua e sale per tutti.
Mai, mai, mai e di nuovo su questa bellissima terra
conosceremo l’esperienza dell’oppressione di uno sull’altro.

NELSON MANDELADiscorso pronunciato a Pretoria il 10 maggio 1994

Gli uomini passano, le idee restano.
Restano le loro tensioni morali
e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.

GIOVANNI FALCONE

La violenza si sviluppa come in una specie di catena.
Non sappiamo qual è il primo anello, e difatti un primo anello non c’è.
Direi che il primo anello è ciascuno di noi.
Occorre spezzare la catena della violenza.
È necessario che ciascuno di noi
si proponga di uscir fuori dalla catena della violenza.
E nessuno di noi presuma di essere senza peccato,
perché se appena riflettiamo alla rete dei nostri rapporti,
scopriamo di essere non soltanto,
come ci lamentiamo spesso, delle vittime,
ma di essere soprattutto artefici di violenza.
Occorre un animo che rinuncia in maniera radicale
a considerare la forza come strumento risolutivo
dei conflitti individuali o collettivi, o moriremo.

ERNESTO BALDUCCI, DA “PENSIERI DI PACE”

Dio e il mondo
MONDO IN GUERRA

Il mondo con lo sguardo di Dio
Mondo,
mio mondo,
teso da maglie che stringono, ma non accarezzano.
Mondo,
mio mondo,
stretto e teso da archi che s'allentano e sfumano pesanti nel fondo.
Mondo,
mio mondo,
tripudio generoso di mani e case e strade e tende mai ferme.

Mondo giovane che gridi taciturno la voglia di abbandonarti a ciò che è nascosto e dà senso.  
Mondo che danzi cercando il tuo peso e lo perdi se manca ascolto.  

Mondo, 
mio mondo, 
che baratti nudo e feroce l'intimo che non ti governa. 
Mondo che esci allo scoperto, 
t'infanghi in guerra, 
in rivoli di sangue che a te appartengono.  

Mondo, 
mio mondo, 
sono in pace con te. 
Io libero e ti perdo. 
Tu libero e perso. 

L'ansia feroce delle tue notti 
si consuma senza pienezza. 
Sono in pace con te,
mio mondo in guerra. 

Una poesia di Sr Francesca Serreli – Monache Pennabilli

Vita, sempre
Un nuovo giorno
sempre primo,
forse ultimo.
Volano ancora
gli uccelli
cantando la primavera?
Non profuma di fiori,
brucia la terra.
Fra le pietre
contro tutto, contro tutti
germoglia
un fiore.
Per tutto, per tutti.
La vita intera
non muore,
non arresta
il creato.
Ti prego
lascia cantare
gli uccelli, questa volta.
Ti prego
lascia ascoltare
i bambini, ancora.
Ti prego
lascia vivere
la vita, sempre.

Chiara Ghigi

Dobbiamo fare qualcosa,
abbiamo il destino di questa umanità sulle nostre spalle.
Siamo il motore trainante di questa società: amiamo,
doniamo parte del nostro micro cosmo
e siamo sempre stimolati a fare del bene.
Ritengo che per essere veri e propri promotori di pace
non sia necessario ricorrere ad azioni eclatanti.
Bastano impegno, buona volontà e costanza
con l’obiettivo di dare amore e fare del bene.
A volte i piccoli gesti significano molto di più di grandi imprese
che però non sono fatte con il cuore.
Le presenti difficoltà compreso l’attuale conflitto nel cuore dell’Europa
sono un «test» della nostra umanità.
Esse possono costituire una svolta decisiva sulla via di una pace durevole,
perché accendono i sogni più audaci
e sprigionano le migliori energie di mente e di cuore.
Leila 30 anni

   La pace non è assenza di guerra.
Questa è una concezione molto negativa.
Non possiamo dire che c’è pace quando non c’è guerra.
Attualmente non c’è guerra in molti paesi,
in quasi tutto il mondo non c’è guerra,
e tuttavia in nessun posto c’è vera pace.
Non basta dunque, che non ci sia guerra.
La pace è il frutto della giustizia.
Questo si che è pace.
La pace ci sarà solo quando ci sarà giustizia.
Pace è il prodotto dell’ordine voluto da Dio,
e che gli uomini devono conquistare come bene nell’ambito sociale:
quando non ci sono repressioni, quando non c’è segregazione,
quando tutti gli uomini possono ricorrere ai propri diritti legittimi,
quando c’è libertà, quando non c’è paura,
quando non ci sono popoli soffocati dalle armi,
quando non ci sono prigioni dove gemono, perdendo la loro libertà,
tanti figli di Dio; dove non c’è tortura, dove non vengono calpestati i diritti umani.  

– OSCAR ROMERO –

Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi!
Signore Gesù, che vedi ancora le mani armate all’ombra della tua croce, abbi pietà di noi!
Perdonaci, Signore, se continuiamo ad uccidere nostro fratello.
Perdonaci la guerra, Signore.

– PAPA FRANCESCO –

Signore,
la santità e l’umanità di Giuseppe
ci riempiono di stupore e gratitudine,
perché in lui emerge il senso profondo e concreto
della “giustizia che viene dalla fede”.
Quante volte il solo sospetto di slealtà
scatena nel cuore le paure più incontrollate,
cui seguono gesti e parole di difesa dal nulla,
che sono veri e propri atti di aggressione,
ma Giuseppe,
per la sua fede radicale nell’Amore,
anche di fronte alla più ordinaria
e schiacciante delle prove di tradimento,
resta capace di scelte giuste,
di gesti di cura, di custodia e di speranza.
Signore, abbiamo bisogno di spingerci in queste profondità,
perché solo su questo tipo di fede può fondarsi la vera pace.

– MONACHE AGOSTINIANE DI PENNABILLI – 19.03.2022 –
Nella bottega di San Giuseppe – Scultura di Sr Elena Manganelli – Monache di Pennabilli

Mondo in Fiamme

Non so come tenere questo mondo in fiamme
e non so come lasciarlo andare
il pensiero ustiona ma si fa fianco
per non scucirsi dalla terra sfigurata,
da chi fugge da chi resta
da chi combatte da chi prega
da chi ammutolisce da chi fa il pane
da chi perde il sonno la qualità
di abbandono che chiamiamo sogni.
Impossibile ora non essere un corpo.
Che siate visitati dagli animali custodi
che i fiumi siano in piena confidenza
con le lacrime, che ci sia un pensiero
che ci pensa e salva, che restare o partire
siano lo stesso compito di tenersi in piedi
nel mondo che vacilla.

marzo 2022
– CHANDRA CANDIANI –

Le città bombardate e saccheggiate gridano che non vogliono più sopportare e accettare le guerre degli Stati

Card. Bassetti a Firenze, Mediterraneo di pace
Urlo della Terra

Signore, “I cieli narrano la tua gloria” e la TERRA?
Qual è in questo momento il canto della nostra terra?
È un canto doloroso che da più parti grida per la guerra, per la povertà, per il degrado ambientale. Aiutaci, stando in mezzo a queste grida e volendole ascoltare, a cantare la pace, il rispetto, la fratellanza. Questo canto di tanti uomini e donne del mondo che forse non supererà l’altro, possa essere segno e strumento concreto e visibile di pace, che si diffonde “per tutta la terra e ai confini del mondo”.
MONACHE AGOSTINIANE DI PENNABILLI – 14.03.2022


Uomo del mio tempo

Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. 
Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. 
T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. 
Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, 
come uccisero gli animali 
che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
(S. Quasimodo - 1946)

Soul

Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace: fare la pace è la sua vocazione.

–Primo Mazzolari da “Tu non uccidere”

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Via della Rupe, 4
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